Capitolo 5

L’unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi.

Non faccio altro che sperare che il tempo si congeli. Rimango immobile, con la mente vuota, il corpo stanco e tanta paura di andare avanti. Da piccola i problemi erano così grandi, senza alcuna via d’uscita, credevo che l’unico modo per salvarmi fosse avere “gli anni a due cifre”. Poi però sono arrivati anche loro e nulla è cambiato, c’è solo la consapevolezza che il tempo non risolve nulla, non ti tuffi in nessun mare di rose quando inizi a crescere.

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E’ per questo che non ho scritto in questi giorni, provavo a lasciare tutto immobile, senza alcun cambiamento, cercando invano che i gironi non scorressero. Esperimento fallito direi. Ho immaginato il momento in cui avrei dovuto decidere del mio futuro per anni, l’università, la città, una vita nuova, eppure adesso che dovrei mettermi alla prova, adesso che dovrei rimboccarmi le maniche non alzo un dito. E’ a questo punto che mi chiedo se abbiamo davvero la stoffa per diventare ciò che vogliamo essere, se possiamo dar forma a tutte le grandi ambizioni e le belle parole che ci passano per la mente, se riusciamo a cogliere ogni occasione, metterci alla prova, arrivare fino in fondo ai nostri progetti. E’ in questo momento che mi chiedo se valgo quanto credo, se il tempo ostacolerà il mio percorso o se ho solo tanta voglia di giustificare il momento in cui non arriverò a un bel nulla. E così congelo tempo su tempo. Ci sono così tanti pensieri nella mente di ognuno di noi, camminiamo e scontriamo lo sguardo altrui, crediamo di essere gli unici esseri pensanti sulla terra eppure tutti quegli sguardi si chiedono le stesse cose, i pensieri svolazzano da una mente all’altra e non serve a nulla provare a scacciarli. I grandi mi direbbero che è normale, che tutti a quest’età vorrebbero congelare il tempo, pensare di meno e divertirsi di più, che ogni problema diventa una catastrofe, che è l’età, che bisogna aspettare che passi e che ognuno troverà la sua strada. Nel mio inconscio so che andrà così ma non trovo nulla di normale in ciò, mi dispiace cari grandi. Con questo capitolo sto reagendo ufficialmente all’età del sonno perenne. Non devo più cullarmi sui sogni notturni, cerchiamo di pensare a come realizzarli ad occhi aperti.

La neve inizia a sciogliersi.

 

The only way to realize your dreams is to wake up.

I would like to freeze time. I don’t want to go on, I miss the hours, patience, desire and enthusiasm. when I was little I had such big problems, only now I realize that they were just small obstacles.

This is why I have not written a lot these days. Combine homeworks, blog, fatigue, plans for the future and myself is still hard but I’m trying to find some balance.

There are so many thoughts in the minds of each of us, we believe we are the only thinking beings on earth but all eyes we meet are wondering the same things, thoughts flit from one mind to another, and it is useless to try to put them away. Adults say it is normal, that everyone at this age would freeze time, think less and play more, that every problem becomes a catastrophe, that is the age, that you have to wait to pass and that everyone will find his way. In my subconscious I know will go well but I don’t find anything normal in this, I’m sorry dear adults. With this chapter I’m officially reacting at the age of perpetual sleep. I don’t want to lull me on nocturnal dreams, i want to try to think about how to achieve them with open eyes.

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